DESCRIZIONE PROGETTO
Il progetto Antica Acquacoltura Molin di Bucchio portato avanti dalla Cooperativa In Quiete si occupa del recupero di uno dei più antichi impianti di acquacoltura, posto alle sorgenti dell’Arno, dedicati alla produzione di specie d’acqua dolce autoctone ai fini di ripopolamento e alimentari
L’intervento ha previsto il recupero di uno storico impianto di acquacoltura, situato in una zona di elevato valore ambientale, attraverso la ristrutturazione di una parte delle vasche esistenti (quelle più a monte, di più recente costruzione) e dei locali annessi atti a svolgere le attività di riproduzione.
L’obiettivo è creare un “serbatoio ecosostenibile” della biodiversità acquatica, che si distingua per la produzione di pesci di alta qualità sia alimentare che genetica, divenendo un riferimento per l’Appennino centrale e coniugando la salvaguardia delle specie ittiche autoctone con produzioni sostenibili e attente al benessere animale.
Il progetto ha permesso la ristrutturazione e il riavvio dell’impianto di acquacoltura, dove viene sviluppata prevalentemente l’attività di allevamento e riproduzione di specie autoctone inserite nelle liste dell’Unione Europea delle specie a rischio estinzione o minacciate: Trota appenninica, Barbo tiberino e Ghiozzo di ruscello abbinata all’allevamento di specie dall’alta qualità alimentare.
Il contributo ricevuto ha concorso all’esecuzione delle opere di ristrutturazione e all’acquisto delle attrezzature necessarie all’avvio dell’impianto di acquacoltura.
L’azienda può accogliere accogliere i visitatori con proposte per scuole e famiglie. Inoltre è gia attiva nella didattica ambientale, nell’assistenza agli appassionati di pesca, nell’introduzione al contatto con la natura dei ragazzi e nella ricerca di soluzioni per la difesa delle acque dolci con le Università, gli Enti e tutta la comunità in generale.
IL PROGETTO E’ STATO OGGETTO DEL CONTRIBUTO EUROPEO P.O. FEAMP 2014/2020 MISURA 2.48, CON UN SOSTEGNO PARI A 34.880,50 €